Abarth 595 Competizione: il test drive della Supercar più piccola che c’è

22 Febbraio 2017

Il test drive della Supercar più piccola che c’è. Abarth 595 Competizione.

“Bella macchinetta eheheh…dove sta andando giovanotto? Mi dia tutti i suoi documenti”. Se avete qualcosa da nascondere o non volete farvi notare dalle Forze dell’Ordine, la 595 Competizione non fa per voi. Così come non fa per voi se intendete usarla come auto quotidiana o se volete farci più di 50 km tutti in una volta conservando la mobilità del torso: considerando che nel mio primo giorno di convivenza con la 595 ho fatto circa 140 km, sono stato fermato da Carabinieri in giornata no e la mia schiena avrebbe avuto bisogno di una seduta di fisioterapia, l’approccio con lei non è stato dei più piacevoli. Nei giorni seguenti le cose sono migliorate? Per scoprirlo non vi resta che leggere qua sotto.

Guardatemi vi prego!

Come dicevo, quando giri su una Abarth 595 Giallo Modena (esatto, lo stesso delle Ferrari) non puoi non essere notato. Piaccia o meno, la 595 sa come tenersi stretta i suoi (tanti) fan e come catturarne di nuovi, o vecchi a seconda dei punti di vista: piace alle ragazze, piace ai ragazzini, piace a chi giovane non lo è più da un po’ e che le 500 se le ricorda con “tutto dietro”. La cura estetica fatta da Abarth per l’aggiornamento della 595 è in ogni caso notevole, con i nuovi paraurti ancora più aggressivi (bella la scritta Abarth sulla griglia frontale) che ben si sposano con i gruppi ottici ereditati dalla normale gamma 500 aggiornata l’anno scorso e i tanti dettagli (loghi, adesivi, targhette, pinze freni colorate) che profumano di…Competizione.

Dettaglio della Abarth 595 Competizione: scritta Abarth sulla griglia frontale.

Profumo di corse e mal di schiena

Anche dentro la 595 Abarth Competizione ha un sapore spiccatamente racing; piacciono soprattutto i dettagli in Alcantara®, il pomello del cambio in alluminio, il manometro del turbo che fa tanto Fast n Furious e il carbonio sparso qua e là. A proposito di carbonio (optional da 1.200 euro): bellissimi i sedili Sabelt con guscio del suddetto materiale, peccato siano comodi come una panchina di ferro e che per trovarli larghi dovete avere il fisico di Kate Moss. Altro problema dei sedili è che si possono regolare soltanto in lunghezza, il che unito al volante non regolabile in profondità, impedisce di trovare una posizione di guida bassa e raccolta come meriterebbe una piccola belva come la 595 Competizione. Questo è un difetto “storico” delle 500 punte dallo Scorpione, così come lo spazio dietro giusto giusto per due bimbi o… due Scarlett Johansson. Tra le novità della 595 Abarth c’è il nuovo cruscotto completamente digitale, completo e curato anche se il contagiri virtuale non è un campione di intuitività. Il sistema di Infotainmet Uconnect 5″ funziona abbastanza bene, anche se i comandi vocali sembrano non riconoscere il mio italiano e il navigatore by TomTom “puzzi” di vecchio. Tra gli optional imprescindibili per l’Abarthista che si rispetti, c’è l’impianto stereo Beats da 460 watt.